Nightcrawlers
Duecento anni fa, il villaggio di Clavitt Fields fu raso al suolo. Si sperò che i suoi abitanti fossero periti nel fuoco. Ma non morirono. Andarono sottoterra…
Per generazioni, hanno vissuto e si sono riprodotti nell’oscurità, adattandosi a un’esistenza sotterranea. Ora stanno tornando in superficie e ciò che sono diventati è un orrore al di là di ogni comprensione, un incubo strisciante di malvagità e violenza votato alla distruzione.
La notte è viva… e appartiene a loro.
Nightcrawlers è unico, oscuro, terrificante. L’atmosfera è oscura dall’inizio e lentamente le tenebre strisciano nella mente del lettore fino a quando questi non immagina di trovarsi nel bel mezzo della follia. (I Heart Reading)
Questo romanzo dovrebbe garantire l’ingresso di Tim Curran tra i ranghi degli altri scrittori influenzati da Lovecraft come Fritz Leiber, Robert E. Howard e Robert Bloch. (New York Journal Of Books)
I capitoli d’apertura sono i più terrificanti che io abbia letto da molto tempo a questa parte. (Beauty In Ruins)